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Server di posta secondario

Server di posta secondario

Con un MX secondario hai la certezza che le email giungano sempre a destinazione, in caso di malfunzionamento del server principale

Il server di posta elettronica va in down e sei in preda al panico. Rischi di perdere email importanti per il tuo lavoro e vuoi evitare che ciò accada. La soluzione proposta è quella di ricorrere a un server MX secondario.

MX secondario è il termine tecnico con cui in MHWeb intendiamo un server “di scorta” pronto a fare le veci del tuo server di posta elettronica principale qualora questo non risulti raggiungibile o impiega troppo tempo a rispondere per qualsiasi motivo. Il servizio MX secondario che proponiamo è un sistema di backup della posta elettronica capace di fare da “pronto intervento” al server email principale, sostituendolo in tutte le occasioni in cui sia necessario.

In condizioni operative tradizionali, hai a disposizione un solo server di posta elettronica e in caso di un suo malfunzionamento, le email non ti vengono consegnate al server principale, i mittenti non ricevono risposta o hanno difficoltà all’invio. Inoltre, non è detto che quando il server principale torna a funzionare vengano consegnate le email che non erano state ricevute e il più delle volte si rischia che queste comunicazioni si perdano nei meandri della Rete senza mai giungere a destinazione.

Il servizio di MX secondario interviene in una situazione così apocalittica e non fa altro che sostituire il server di posta elettronica principale con un altro server backup opportunamente configurato per ricevere le tue email e conservarle fino al ripristino del server principale. Nel frattempo che il server di posta elettronica principale è down, l’MX secondario si sostituisce ad esso e incamera tutta la posta elettronica in ingresso. Quando il server di posta elettronica del provider principale torna raggiungibile, l’MX secondario consegna tutta la posta ricevuta e tu hai la certezza di non aver perso nemmeno una email.

Cosa significa un MX Secondario per la tua posta elettronica?

Con l’MX secondario realizzi la ridondanza geografica per la tua posta elettronica

Impostare MX secondario significa quindi realizzare quel concetto di ridondanza geografica che ti permette di avere il servizio di ricezione della posta elettronica erogato da un data center differente da quello del tuo provider di posta elettronica primario, riducendo così al minimo le probabilità che il servizio venga interrotto e che tu non possa ricevere la posta elettronica.

L’MX secondario proposto da MHWeb corrisponde a un server di posta elettronica configurato sul data center di Milano. Il servizio consente di avere un backup posta elettronica pronto all’uso e facilissimo da configurare. Attraverso un opportuno pannello, infatti, puoi impostare l’MX secondario in due soli clic, indicando il nome del dominio su cui vuoi attivare il servizio e il server primario che è deputato alla ricezione della posta elettronica. Inoltre, devi anche essere titolare del dominio di posta su cui vuoi creare il backup MX secondario e quindi devi avere la disponibilità di configurare i DNS con un record MX fornito da MHWeb al momento dell’attivazione del servizio.

Per essere sicuro che la posta elettronica a te diretta giunga sempre a destinazione, puoi quindi attivare l’MX secondario al costo di 20 euro al mese, un prezzo basso, soprattutto se paragonato alla tranquillità di ricevere sempre le comunicazioni a te indirizzate.

DNS servizio managed

Cos’è un DNS?

Un sistema dei nomi di dominio o DNS (Domain Name System) traduce nomi comprensibili come www.mhweb.it in indirizzi IP utilizzati dai computer, ad esempio 5.43.2.11.

Nozioni di base sul DNS

Tutti i dispositivi su Internet, dallo smartphone al laptop fino al server che carica contenuti su siti Web, si collegano e comunicano tra loro utilizzando una stringa numerica. Questi numeri prendono il nome di indirizzo IP. Quando apri una pagina Web ed entri in un sito Web, non è necessario tenere a memoria e digitare una lunga stringa numerica. È sufficiente digitare il nome di dominio, ad esempio example.com, per aprire la pagina.

Un servizio DNS come il nostro è un servizio distribuito globale che traduce nomi comprensibili come www.esempio.com in indirizzi IP numerici come 2.3.4.5, utilizzati dai computer per connettersi tra loro. Il sistema DNS di Internet funziona in modo analogo a una rubrica telefonica, perché gestisce la mappatura tra nomi e numeri. I server DNS traducono le richieste di nomi in indirizzi IP, controllando a quale server si connetterà un utente finale nel momento in cui digiterà un nome di dominio nel suo browser Web. Queste richieste sono chiamate query.

Tipi di servizio DNS

Sistema DNS autorevolefornisce un meccanismo di aggiornamento che gli sviluppatori possono usare per gestire i loro nomi DNS pubblici. Risponde quindi alle query DNS, traducendo i nomi di dominio in indirizzi IP, in modo che i computer possano comunicare tra loro. I sistemi DNS autorevoli hanno la massima autorità su un dominio e sono responsabili delle risposte ai server DNS ricorsivi con le informazioni dell’indirizzo IP. I nostri DNS sono sistemi autorevoli.

DNS ricorsivo: i client in genere non eseguono query direttamente ai servizi DNS autorevoli. Si connettono invece con un altro tipo di servizio DNS, noto come resolver o servizio DNS ricorsivo. Un servizio DNS ricorsivo agisce come il portinaio di un albergo: non è proprietario dei record DNS, ma è un semplice intermediario da cui è possibile ottenere informazioni sul DNS. Se il riferimento DNS è memorizzato nella cache o archiviato per un dato periodo di tempo, il DNS ricorsivo risponderà alla query fornendo le informazioni o l’IP di origine. In caso contrario, inoltrerà la query a uno o più server DNS autorevoli per recuperare l’informazione richiesta.

In che modo un DNS instrada il traffico su un’applicazione Web?

Il diagramma in basso mostra una panoramica di come i servizi DNS autorevoli collaborano per indirizzare l’utente finale su un’applicazione o un sito Web.

  1. Un utente apre un browser Web, digita www.example.com nella barra degli indirizzi e preme Invio.
  2. La richiesta per www.example.com viene instradata a un resolver DNS, che in genere è gestito da un provider di servizi Internet o ISP (Internet Service Provider), ad esempio un operatore di telefonia che offre connessione via cavo o DSL.
  3. Il resolver DNS per l’ISP inoltra la richiesta di www.example.com verso un server DNS dei nomi radice.
  4. Il resolver DNS inoltra nuovamente la richiesta di www.example.com, questa volta verso uno dei server dei nomi di primo livello per i domini .com. Il server dei nomi per i domini .com risponde alla richiesta con i nomi dei quattro server dei nomi di MHWeb associati al dominio example.com.
  5. Il resolver DNS per l’ISP sceglie un server dei nomi di MHweb e inoltra la richiesta per www.example.com a tale server.
  6. Il server dei nomi di MHweb cerca il record www.example.com nella hosted zone example.com, ottiene il valore associato, ovvero l’indirizzo IP di un server Web, 192.0.2.44, e lo restituisce al resolver DNS.
  7. Il DNS resolver per l’ISP ha così a disposizione l’indirizzo IP richiesto dall’utente. Il resolver restituisce tale valore al browser Web. Il resolver DNS memorizza inoltre nella cache l’indirizzo IP di example.com per una quantità di tempo specificata, così potrà rispondere più rapidamente al successivo tentativo di connessione ad example.com. Per ulteriori informazioni, cerca i dettagli relativi alla funzione Time-to-Live (TTL).
  8. Il browser Web invia una richiesta per www.example.com all’indirizzo IP ottenuto dal resolver DNS. Qui si trovano i contenuti, ad esempio un server Web in esecuzione in un’istanza di un servizio o in un bucket dei nostro cluster configurato come endpoint di sito Web.
  9. Il server Web o la risorsa che si trova all’indirizzo 5.6.7.8 restituisce la pagina Web per www.example.com al browser Web, che visualizzerà così la pagina.

Verifica propagazione dns

Per controllare la corretta propagazione dei DNS del proprio sito e verificarne malfunzionamenti è disponibile il nostro strumento di controllo – DNS Propagation Check

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Bangladesh
Dhaka
103.183.116.134
-
Bangladesh
Dhaka
103.173.106.231
-
Bangladesh
Madinabad
103.154.16.128
-
Bangladesh
103.11.197.198
-
Bangladesh
103.122.252.81
-
Bangladesh
Savar Upazila
103.122.253.118
-
Bangladesh
Jamalpur
103.132.182.34
-
Bangladesh
Dhaka
103.154.156.38
-
Bangladesh
Mirpur
103.180.55.233
-
Bangladesh
Dhaka
103.173.106.182
-
Bangladesh
Dhaka
103.183.117.127
-
Bangladesh
Pabna
103.166.47.75
-
Bangladesh
Mirpur
103.140.24.95
-
Bangladesh
Dhaka
103.106.56.136
visit.keznews.com.
-
Bangladesh
Tejgaon
103.80.0.238
-
Bangladesh
103.135.139.131
-
Bangladesh
Madinabad
103.154.16.208
-
Bangladesh
103.178.190.122
-
Bangladesh
Dhaka
103.146.85.67
-
Bangladesh
Gunabati
103.146.54.112
-


Ultimo aggiornamento del 18-03-2024 10:15:52

Questi sono i risultati del DNS Propagation Check fatto per il nome di dominio .
Questi sono i risultati delle ricerche DNS effettuate su server DNS in tutto il mondo.

La risoluzione indica che il server DNS sta rispondendo correttamente alla tua richiesta.
Il triangolino giallo indica che il DNS non ha trovato alcun record per il tuo nome di dominio.
Prova a eseguire un altro test di propagazione DNS per ogni evenienza.

Southern Asia - India

Northern America - United States of America

Western Europe - Germany

Latin America and the Caribbean - Trinidad and Tobago

Australia and New Zealand - Australia

Northern America - Canada

South-eastern Asia - Singapore

Sub-Saharan Africa - Gambia

Southern Europe - Greece

Sub-Saharan Africa - Guinea

Latin America and the Caribbean - Honduras

Eastern Asia - Hong Kong

Eastern Europe - Hungary

South-eastern Asia - Indonesia

Southern Asia - Iran (Islamic Republic of)

Western Asia - Israel

Eastern Asia - Japan

-

Eastern Asia - Macao

South-eastern Asia - Malaysia

Sub-Saharan Africa - Mauritania

Latin America and the Caribbean - Mexico

Western Europe - Netherlands

Sub-Saharan Africa - Nigeria

Northern Europe - Norway

Latin America and the Caribbean - Paraguay

South-eastern Asia - Philippines

Eastern Europe - Poland

Latin America and the Caribbean - Puerto Rico

Eastern Europe - Russian Federation

Latin America and the Caribbean - Saint Vincent and the Grenadines

Sub-Saharan Africa - Sao Tome and Principe

Melanesia - Solomon Islands

Sub-Saharan Africa - South Africa

Southern Europe - Spain

Northern Europe - Sweden

Western Europe - Switzerland

Western Asia - Syrian Arab Republic

-

Central Asia - Tajikistan

South-eastern Asia - Thailand

Sub-Saharan Africa - Togo

Northern Africa - Tunisia

Western Asia - Turkey

Eastern Europe - Ukraine

Northern Europe - United Kingdom of Great Britain and Northern

Latin America and the Caribbean - Uruguay

Central Asia - Uzbekistan

Latin America and the Caribbean - Venezuela (Bolivarian Republic of)

South-eastern Asia - Viet Nam

Sub-Saharan Africa - Zimbabwe

Southern Asia - Afghanistan

Southern Europe - Albania

Southern Europe - Montenegro

Southern Europe - Andorra

Latin America and the Caribbean - Argentina

Western Asia - Armenia

Western Europe - Austria

Western Asia - Azerbaijan

Latin America and the Caribbean - Bahamas

Western Asia - Saudi Arabia

Southern Asia - Bangladesh

Eastern Europe - Belarus

Western Europe - Belgium

Western Europe - France

Southern Asia - Bhutan

Latin America and the Caribbean - Bolivia (Plurinational State of)

Southern Europe - Bosnia and Herzegovina

Latin America and the Caribbean - Brazil

Eastern Europe - Bulgaria

Sub-Saharan Africa - Burkina Faso

South-eastern Asia - Cambodia

Sub-Saharan Africa - Cameroon

Sub-Saharan Africa - Cabo Verde

Latin America and the Caribbean - Chile

Eastern Asia - China

Latin America and the Caribbean - Colombia

Latin America and the Caribbean - Costa Rica

Southern Europe - Croatia

Western Asia - Cyprus

Eastern Europe - Czechia

Northern Europe - Denmark

Latin America and the Caribbean - Dominican Republic

Latin America and the Caribbean - Ecuador

Northern Africa - Egypt

Latin America and the Caribbean - El Salvador

Sub-Saharan Africa - Ethiopia

Northern Europe - Finland

Northern Europe - Åland Islands

Polynesia - French Polynesia

Western Asia - Georgia

Latin America and the Caribbean - Guatemala

Northern Europe - Iceland

Western Asia - Iraq

Northern Europe - Ireland

Southern Europe - Italy

Western Asia - Jordan

Central Asia - Kazakhstan

Northern Europe - Latvia

Sub-Saharan Africa - Kenya

Central Asia - Kyrgyzstan

Northern Europe - Lithuania

Southern Europe - Malta

-

Northern Africa - Morocco

Southern Asia - Nepal

Australia and New Zealand - New Zealand

Southern Asia - Pakistan

-

Latin America and the Caribbean - Peru

Southern Europe - Portugal

Eastern Europe - Romania

Northern America - Saint Pierre and Miquelon

Sub-Saharan Africa - Senegal

Eastern Europe - Slovakia

Southern Europe - Slovenia

Latin America and the Caribbean - Suriname

Western Asia - Bahrain

Southern Europe - North Macedonia

Southern Asia - Sri Lanka

Latin America and the Caribbean - Cayman Islands

Western Asia - Yemen

Southern Europe - Serbia

Western Asia - Qatar

Southern Europe - Gibraltar

Northern Africa - Libya

Eastern Asia - Mongolia

Sub-Saharan Africa - Eswatini

South-eastern Asia - Myanmar

Southern Asia - Maldives

Sub-Saharan Africa - Botswana

-

Sub-Saharan Africa - Namibia

Sub-Saharan Africa - Uganda

Northern Africa - Algeria

Sub-Saharan Africa - Angola

Latin America and the Caribbean - Aruba

Latin America and the Caribbean - Barbados

Sub-Saharan Africa - Benin

South-eastern Asia - Brunei Darussalam

Sub-Saharan Africa - Congo

Latin America and the Caribbean - Cuba

Sub-Saharan Africa - Côte d'Ivoire

Northern Europe - Estonia

Latin America and the Caribbean - French Guiana

Sub-Saharan Africa - Ghana

Latin America and the Caribbean - Guadeloupe

Micronesia - Guam

Latin America and the Caribbean - Jamaica

Northern Europe - Jersey

Western Asia - Kuwait

South-eastern Asia - Lao People's Democratic Republic

Western Asia - Lebanon

Western Europe - Liechtenstein

Western Europe - Luxembourg

Sub-Saharan Africa - Madagascar

Sub-Saharan Africa - Malawi

Sub-Saharan Africa - Mali

Latin America and the Caribbean - Martinique

Sub-Saharan Africa - Mauritius

Western Europe - Monaco

Sub-Saharan Africa - Mozambique

Melanesia - New Caledonia

Latin America and the Caribbean - Nicaragua

Sub-Saharan Africa - Niger

Western Asia - Oman

Latin America and the Caribbean - Panama

Melanesia - Papua New Guinea

Sub-Saharan Africa - Rwanda

Sub-Saharan Africa - Réunion

Sub-Saharan Africa - Seychelles

-

South-eastern Asia - Timor-Leste

Western Asia - United Arab Emirates

-

Sub-Saharan Africa - Zambia

Server virtuali

Server virtuali

Abbiamo traslocato la gestione dei server virtuali nel nuovo sito desktop-remoto.it aggiungendo un nuovo servizio di controllo ai server, clicca qui per scoprirlo.

Server dedicati

Server dedicati

Ci scusiamo ma stiamo aggiornando il configuratore, a breve tornerà operativo

Big Data: cosa sono e a cosa servono

Big Data: cosa sono e a cosa servono

Qualsiasi cosa facciamo nel mondo tecnologico e digitale, lasciamo una traccia del nostro comportamento, delle nostre scelte, delle nostre preferenze e delle nostre abitudini.

Quando utilizziamo lo smartphone, quando acquistiamo tramite bancomat e carte di credito, quando guardiamo la televisione, quando accediamo a un’app da smartphone o da pc, quando facciamo una domanda a Google per risolvere un problema, quando ci affidiamo a Google Maps per condurci in un posto e così via.

In ognuna di queste circostanze generiamo un flusso crescente e massivo di dati, informazioni preziose per aziende, brand, business, organizzazioni e soggetti portatori di interesse.

 

La gestione dei Big Data è strettamente legata al cloud, uno dei servizi attualmente più richiesto ed utilizzato dagli utenti.

Se vuoi spostare il tuo sito web nel cloud, la migliore soluzione è quella di scegliere un hosting dedicato anche per la garanzia delle risorse a disposizione.

 

Cosa sono i big data

Wikipedia definisce così i big data:

Il termine Big data (“grandi dati” in inglese) descrive l’insieme delle tecnologie e delle metodologie di analisi di dati massivi, ovvero la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, per scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri. 

L’espressione dati massivi richiama sia il fatto che si tratta di una grande quantità di dati che continuamente crescono e si aggiornano, sia che questi dati possono essere strutturati ma anche semi-strutturati o non strutturati.


Ma quand’è che un sistema diventa big?


Quando il volume dei dati è consistente e correlato alla capacità del sistema stesso di acquisire, memorizzare e analizzare le informazioni che giungono da fonti differenti ed eterogenee.

Big significa, quindi, che il sistema è soggetto all’aumento del volume dei dati e alla velocità del flusso di informazioni che dovrà prima acquisire e dopo gestire.

Per farti capire di che mole di dati parliamo, ti basti pensare che i big data sono misurati in zettabyte, ovvero in miliardi di terabyte, e che vengono raccolti da fonti eterogenee: si tratta di dati strutturati, come quelli raccolti nei database, ma anche di dati non strutturati, come gli indirizzi e-mail ricavati dai profili, le immagini sui social network e i dati GPS.

L’obiettivo dei big data è quello di riuscire a ricavare informazioni aggiuntive, più precise, dettagliate e predittive rispetto a quelle ottenibili analizzando una mole di dati di piccole dimensioni. Volume, velocità e varietà, queste sono le tre principali caratteristiche distintive dei big data:

  • il volume fa riferimento all’enorme quantità di questi dati raccolti;
  • la varietà fa riferimento all’eterogeneità di formati in cui questi dati sono disponibili e alle fonti da cui provengono;
  • la velocità indica, appunto, la velocità con cui questi dati sono raccolti e analizzati. 


Le metodologie di analisi dei big data

L’acquisizione e l’elaborazione dei big data ha richiesto la progettazione di nuove metodologie e tecnologie di raccolta e di analisi. In particolare, possiamo distinguere 4 tipi o metodologie di analisi dei big data:

  • l’Analisi Descrittiva, ovvero le metodologie e le tecnologie utilizzate per descrivere la situazione attuale e quella passata dei processi aziendali o di progetti di business, rappresentando in modo sintetico e grafico gli indicatori di prestazione dell’attività;
  • l’Analisi Predittiva, ovvero gli strumenti di analisi dei dati che aiutano a capire cosa potrebbe accadere nel futuro utilizzando tecniche matematiche come la regressione e i modelli predittivi;
  • l’Analisi Prescrittiva, impiegata per individuare soluzioni strategiche e operative efficaci;
  • l’Analisi Automatizzata, che comprende gli strumenti che consentono di implementare autonomamente e in maniera automatizzata l’azione desiderate e secondo il risultato delle analisi che sono state condotte.


A cosa servono i big data

I big data sono fondamentali per sviluppare modelli di business competitivi, innovativi e in grado di crescere e migliorare costantemente.

Consentono alle aziende di raccogliere una gran quantità di preziosissime informazioni sull’andamento aziendale, sui risultati delle strategie adottate e delle operazioni attuate e sulle possibili previsioni future.

Inoltre, permettono di ottenere informazioni sul comportamento di acquisto della clientela, sulle sue abitudini e sui suoi gusti, sulle reazioni a determinati avvenimenti, sulle caratteristiche e sulle consuetudini.

Analizzare questi dati consente di assumere decisioni aziendali mirate con l’obiettivo di rintracciare nuovi potenziali clienti, di aumentare il numero dei clienti e delle vendite, di rendere più efficaci le strategie di fidelizzazione del cliente e di attuare efficaci strategie di cross-selling.

E, ancora, le analisi dei big data consentono di pianificare le azioni di marketing in modo mirato e più efficace su ogni media, consentono di studiare in maniera approfondita il target di riferimento, di segmentarlo e di capire come e quando raggiungerlo.

Permettono di individuare i fattori psicologici e motivazionali che convincono le persone ad acquistare un prodotto o un servizio e di realizzare simulazioni predittive per capire come evolverà il mercato e il settore in cui l’azienda opera.


Investire nell’analisi dei big data

Negli ultimi anni sempre più aziende investono nell’analisi dei big data per sviluppare modelli di business efficaci e innovativi e per rendere più competitive le proprie strategie di vendita, di marketing e di comunicazione.

Investire in big data, quindi, significa investire nel presente e nel futuro del proprio business e cogliere quest’opportunità è la chiave della riuscita e del successo nei mercati contemporanei.

Pagamenti

Convalida pagamento con carta di credito

La modalità di pagamento con Carta di Credito e Debito che utilizziamo è una tra le più evolute e sicure disponibili. Attualmente sono accettate carte di credito dei circuiti VISAVISA ElectronMastercard, American Express e Carta Postepay di Poste Italiane.

Le transazioni online con carta di credito vengono effettuate tramite POS virtuale certificato 3D Secure. L’intero flusso di pagamento avviene su server WEB sicuri, direttamente sul sito della banca, attraverso il protocollo https con protezione SSL e codifica a 128 bit. I dati inseriti durante la fase di pagamento saranno visibili esclusivamente alla banca, nessun altro avrà modo di venire a conoscenza del numero di carta di credito o debito.

Vai al modulo di pagamento online

Proteggete le vostre transazioni online con il nuovo sistema di pagamento 3D Secure

Se effettuate regolarmente acquisti online, usare e fare affidamento su Verified by Visa o SecurCode di Mastercard è ormai del tutto naturale per voi. Diversamente, se non usate abitualmente la vostra carta di credito per gli acquisti su internet, questo è un buon punto di partenza per comprendere l’elevato standard di sicurezza denominato 3D Secure che Multimedia assicura ai propri clienti e le cause per eventuali transazioni rifiutate.

Che cos’è
Con il nome convenzionale 3D Secure si definiscono i sistemi di protezione anti-frode studiati dai Circuiti Internazionali Visa (Verified by Visa) e MasterCard (SecureCode MasterCard). 3D Secure è pertanto uno standard di sicurezza riconosciuto a livello internazionale per i pagamenti con carta di credito o debito in Internet e garantisce che solo voi possiate utilizzare la carta per fare shopping su Internet. Quando effettuate un acquisto online digitate una password personale nota solo a voi. Il processo d’identificazione è simile a quello della firma nei negozi o a quello con il codice PIN agli sportelli automatici.

Attivare la protezione anti-frode 3D Secure è assolutamente gratuito e vi garantisce una tutela extra per i vostri acquisti online, permettendovi di prevenire eventuali utilizzi illeciti della vostra carta sul web e di evitare addebiti indesiderati sul vostro conto. Anche se non siete soliti fare acquisti su Internet, utilizzando il sistema 3D Secure, avrete comunque una garanzia di sicurezza per la vostra carta, evitando che il vostro numero di carta, trafugato nel mondo reale, venga usato per pagamenti su web a vostra insaputa.

Come beneficiare della protezione 3D Secure
Basta semplicemente verificare o richiedere l’attivazione attraverso la banca emittente oppure durante una procedura di pagamento. Il servizio è completamente gratuito.

Potete trovare maggiori informazioni sul funzionamento del programma Verified by Visa sul sito italiano Visa e relativamente al SecureCode sul sito MasterCard.

Transazioni rifiutate

Possibili cause da analizzare quando la transazione viene rifiutata:

  • L’uso di una Carta di Credito non accettata dal sistema
  • Un errore nell’imputazione dei dati (è molto frequente, ricontrollate sempre quanto digitato)
  • Il superamento del plafond a disposizione
  • Carta bloccata (ovviamente)

Ulteriori possibili cause da analizzare se il sistema è anche certificato 3D Secure (come quello utilizzato da Multimedia):

  • L’emittente non permette la transazione se non si effettua l’attivazione del sistema anti-frode Verified by Visa o SecurCode di Mastercard
  • L’emittente permette solamente un certo numero (3 o 5 a seconda dei casi) di transazioni, successivamente sarà necessario attivare il sistema anti-frode Verified by Visa o SecurCode di Mastercard

In conclusione possiamo affermare che il sistema 3D Secure è ormai diventato lo standard di riferimento per tutte le transazioni definite sicure.

Pertanto il consiglio che possiamo dare a tutti i nostri clienti che dovessero riscontrare eventuali difficoltà durante il pagamento online è quello di contattare la Banca emittente per conoscere le modalità di attivazione del sistema anti-frode. Operazione questa, come specificato in precedenza, semplice ed assolutamente gratuita, oltre che fattibile con pochi click di mouse!

Pacchetto di assistenza remota

Pacchetto di assistenza remota

Puoi richiedere, invece che pagare la singola ora, un pacchetto prepagato di ore in modo da poter risparmiare e utilizzarle quando preferisci.
Scegli quello più appropriato secondo le tue esigenze, ma devi utilizzarle entro un anno dall’ultimo pagamento.

 

Ore   Prezzo Risparmio Acquista
2 € 86.00 € 80.00 € 6.00
4 € 172.00 € 150.00 € 22.00
8 € 344.00 € 280.00 € 64.00
offerta valida solo via web.
Attenzione: L’assistenza viene calcolata ad intervalli di un ora.

 

 

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